Stampa

Come il frigorifero tedesco indebita gli italiani

indesit

 

di Redazione - 17/4/2015


Il titolo potrà sembrare provocatorio ma quello che scriviamo sono i fatti che descrivono come funziona il sistema di indebitamento degli Stati che genera sempre più ricerca di liquidità per ripagare il debito pubblico attraverso il prelievo fiscale sempre più oneroso.

E' di questi giorni la notizia della chiusura degli stabilimenti Indesit in Italia che a luglio del 2014 erano stati già acquistati dalla multinazionale americana Whirlpool con tanto gaudio da parte del governo italiano. Le cause della vendita della Indesit alla Whirlpool sono le stesse che descriviamo qui, riportando l'esempio che il giornalista del Sole24Ore , Vito Lops, ha usato in un suo articolo del 16 aprile 2014 spiegando come i nostri comportamenti di spesa quotidiana contribuiscono ad indebitarci 

http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2014-04-16/ecco-come-funziona-cervellone-che-protegge-euro-e-perche-sud-viene-imposta-austerity-anche-fasi-recessive-111444_PRV.shtml?uuid=ABI7vRBB

"Cosa succede se un italiano acquista in un centro commerciale un frigorifero venduto da una società tedesca? L'italiano ha il conto corrente presso la banca commerciale A, il tedesco presso la banca commerciale B. Poniamo che il frigorifero costi 1.000 euro. A livello interbancario (e di saldi Target 2) accade questo. La banca commerciale A elimina dal saldo del conto corrente del cliente italiano 1.000 euro ed effettua un bonifico presso la banca commerciale B tedesca che, di conseguenza, aumenta i depositi del cliente (la società che vende frigoriferi) per 1.000 euro.

Ricordate che i depositi detenuti dalle banche commerciali presso il conto della Banca centrale nazionale sono rappresentati da moneta di banca centrale che non può essere utilizzata nell'economia reale. Questo è un passaggio importante perché questi 1.000 euro di depositi in più sul conto presso la Bundesbank, la banca commerciale B tedesca potrà utilizzarli solo per investire in titoli o per estendere credito ai propri clienti (maggiori sono le riserve più crediti si possono fare perché i crediti sono proporzioni alla riserve secondo il il moltiplicatore dei depositi).

Quindi, quando un cittadino compra un frigorifero prodotto da una società straniera si crea un meccanismo per cui ballano le riserve nei "conti riserve" delle banche commerciali presso le banche centrali nazionali, sotto il coordinamento del sistema di compensazione Target 2. A livello bancario, è come se la banca commerciale B tedesca (e di conseguenza il sistema finanziario della Germania) accumulasse un credito nei confronti della banca commerciale A italiana (e di conseguenza sul sistema finanziario italiano) per aver venduto un bene fisico (il frigorifero) che è passato dalla Germania all'Italia. Ne consegue che quando un Paese dell'area è in deficit nella bilancia dei pagamenti (è in debito con l'estero) il meccanismo Target 2 impone automaticamente che questo deficit sia finanziato dal Paese creditore del Target 2. Oppure impone un intervento a sostegno da parte della Banca centrale europea (quello che è stato fatto dalla Bce a partire dal 2010). Perché se il banco salta il creditore resta con il cerino accesso in mano.

Si crea quindi uno squilibrio nei sistemi Target 2 che può essere compensato in due modi: 

1) l'Italia vende un bene di pari valore alla Germania creando lo stesso meccanismo al contrario e azzerando i saldi Target 2 tra il sistema finanziario tedesco e quello italiano;

2) la Germania utilizza il surplus di riserve per acquistare titoli italiani 

3) interviene la Banca centrale europea erogando liquidità aggiuntiva a favore dell'Italia.

 

Quello che si è verificato fino al 2008 è stata proprio l'opzione numero due. I saldi risultavano in equilibrio, ma in realtà dietro c'era un forte squilibrio perché in buona sostanza la Germania vendeva prodotti al Sud Europa e compensava la posizione creditoria nel sistema Target 2 acquistando titoli di Stato del Sud Europa (Grecia, Italia, ecc.). Il credito Target 2 della Germania determinato dalla vendita del bene fisico veniva compensato dal debito Target 2 determinato dall'acquisto di titoli del Sud Europa."


Appare chiaro che per ripagare il debito lo Stato abbia iniziato a dismettere aziende pubbliche e ad aumentare la pressione fiscale a carico di famiglie ed aziende. Dato che una famiglia non si può vendere , si può vendere un'azienda di proprietà per avere liquidità. Ed è quello che è anche accaduto alla Indesit della famiglia Merloni nel luglio del 2014 che poi si è perfezionato ad ottobre del 2014
http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2014-10-14/indesit-whirlpool-perfeziona-acquisto-maggioranza-opa-obbligatoria-11-euro--195925_PRV.shtml?uuid=ABujRB3B 

 

L'operazione avrà certamente risolto i problemi di liquidità dei Merloni ma non ha risolto il problema della crisi aziendale tant'è che anche gli americani hanno deciso di chiuderla in Italia per troppi esuberi e troppi costi di personale per spostarla in Paesi in cui la legislazione fiscale, il debito degli stati e la manodopera è a basso costo. Come abbiamo già scritto, questa è la strategia delle multinazionali e di questone abbiamo anche parlato nei nostri seminari di formazione.
https://www.youtube.com/watch?v=-grV9KVTR9c

 

Ci dispiace, come dispiaceva anche ad Auriti, che i sindacati non vogliano capire come risolvere definitivamente le crisi e come gli stessi accusano la politica di legiferare la riforma del lavoro con il Job Act che è solo la causa dell'intero sistema debitorio. Gli stessi sindacati non hanno mai mosso un dito contro le legislazioni che impongono il pareggio di bilancio in Costituzione avendo un sistema bancario Target 2 che mette pone lo stesso bilancio di Stato alla mercè dei poteri finanziari internazionali e che di conseguenza chiedono sempre più produttività e competitività per poter ripagare con gli avanzi primari il debito derivante dal prestito di moneta. Di questo ne parlammo anche grazie al dott. Gennaro Varone
https://www.youtube.com/watch?v=rnQtJzh8mCY