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Contro l’evasione è necessario l’addio ai contanti

“Il segreto grazie al quale il capitalista mantiene il suo potere? Il controllo dei mezzi di pagamento” A. Gramsci.

"Tutti i tuoi soldi li verserai lì (in banca ndr) cosicché potranno controllare se davvero li usi solo per mangiare” I. Magli

È datato 14 Maggio 2019 un articolo del Sole 24 Ore dal titolo altisonante: “Contro l’evasione è necessario l’addio al contante”

https://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2019-05-14/contro-l-evasione-e-necessario-l-addio-contanti-163916.shtml

Oltre a veicolare un messaggio non troppo subliminale, che infilano anche in qualche serie tv, secondo cui chiunque usi il denaro contante è evasore, in una gigantesca quanto ingiustificata generalizzazione, troviamo il monito perentorio: lotta al contante senza quartiere.

Questo ritornello martellante è espressione dei rapporti di classe. Gli esponenti delle elites, forti della posizione dominante si arrogano il diritto di ergersi a sacerdoti del pensiero unico.

Ci ricorda Karl Marx nel suo saggio “Ideologia tedesca”: “Le idee della classe dominante sono in ogni epoca le idee dominanti; cioè la classe che è la potenza materiale dominante della società è in pari tempo la sua potenza spirituale dominante. La classe che dispone dei mezzi della produzione materiale dispone con ciò, in pari tempo, dei mezzi della produzione intellettuale, cossiché ad essa in complesso sono assoggettate le idee di coloro ai quali mancano i mezzi della produzione intellettuale. le idee dominanti non sono altro che l'espressione ideale dei rapporti materiali dominanti, sono i rapporti materiali dominanti“

È risaputo che le testate giornalistiche sono organizzate secondo il modello capitalistico e in onore a questo sono anch'esse soggette al fenomeno di concentrazione, ben visibile dando uno sguardo ai rapporti societari.

Il Sole 24 ore appartiene nientemeno che a Confindustria, nel cui Cda siedono il Presidente della BNL (gruppo BNP Paribas) e il referente Mediobanca.

http://www.senzatregua.it/2014/05/05/i-monopoli-della-comunicazione-e-la-liberta-di-stampa-nel-capitalismo/

Perché è importante questa precisazione? Ce lo chiarisce Vladimir Lenin, riportandoci un dato statistico all’interno del suo saggio sull’Imperialismo.

Era il 1913:

“In Germania nove gruppi bancari controllavano l’83% del denaro della nazione. I mezzi monetari vengono così, messi a disposizione dei capitalisti affinché producano profitto. Questo circolo alimenta in modo vertiginoso la concentrazione degli istituti bancari che diminuiscono di numero, ma aumentano in importanza di capitale detenuto ed amministrato”

Qual è il motivo per cui ciò avviene?

"Il vero limite alla produzione capitalistica è l'autovalorizzazione del capitale che è il punto di partenza e il punto di arrivo del sistema produttivo. La produzione è solo produzione di capitale e non il contrario" V. Lenin, L’imperialismo.

Ciò significa che tutta l’attività svolta dall’apparato produttivo sociale va a beneficio dei padroni del capitale, che quando vedono diminuite le aspettative di guadagno spostano sul canale finanziario i mezzi monetari. È la cosiddetta piramide rovesciata: il denaro non è al servizio dell’uomo e di riflesso del sistema produttivo ma è l’uomo a servire il Capitale.

Ne deriva che questo improvviso e martellante ritornello risponde ad una precisa esigenza della classe dominante, che per essere accettata è veicolata tramite il supporto di una giustificazione apparente: la lotta all’evasione. Ricordiamo le parole riportate nella Sentenza di condanna che costarono il carcere ad Antonio Gramsci: "Bisogna impedire a questo cervello di pensare per i prossimi 20 anni".

Il Prof. Giacinto Auriti ci spronava a rovesciare i rapporti di potere rivendicando la proprietà della moneta in capo al portatore, per porre l'economia al servizio del cittadino. Questa battaglia è anzitutto un riappropiarsi della libertà di pensiero che tanta sofferenza è costata ad illustri uomini liberi.

 

17.05.2019, Scuola di studi Giuridici e Monetari Giacinto Auriti